Gli Hotel Supramonte (Luca Cionco – voce; Edoardo Fabbretti – batteria, percussioni; Glauco Fantini – basso, cori; Simone Temporali – tastiere, cori; Antonello Pacioni – chitarra classica acustica Bouzouki, mandolino; Alessandro Errichetti – chitarra elettrica acustica mandolino; Serena Di Meo – violino, cori; Fisandro Famiani – fisarmonica; Roberto Vittori – fiati percussioni; Giorgia Zaccagni – voce) propongono dal vivo l’esecuzione integrale dell’album “Non al denaro non all’amore né al cielo”, a 50 anni dalla sua prima pubblicazione. In scaletta l’esecuzione integrale del concept che Fabrizio De André realizzò prendendo spunto compositivo dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. In questo album fondamentale nell’opera omnia “faberiana” sono contenute alcune delle eccellenze poetiche che ascoltiamo ancora oggi e che non hanno mai perso smalto e profondo significato, a partire da due opposti così simili come Un matto e Un giudice, solo per citarne due.
Come ci si aspetta da un tributo dedicato a uno dei più importanti autori della drammaturgia musicale del ‘900, la band ha previsto uno show che non può non comprendere anche i “classici” e alcune particolarità, scelte meno usuali di un patrimonio compositivo che difficilmente potrà essere eguagliato.
Riconosciuti dalla Fondazione De André, la loro missione è emozionare il pubblico interpretando senza scadere nell’imitazione. Il loro non è un semplice concerto, ma un’esperienza da vivere.
Gli Hotel Supramonte nascono nel 2013 e vanno progressivamente affermandosi come una delle formazioni più accreditate e rigorose nella diffusione dell’opera “faberiana”. Dopo aver calcato i palchi estivi di mezza Italia e in più anni, la band ha intrapreso poi la strada dei teatri: un ambiente raccolto e maggiormente adatto a creare atmosfere intime ed intense, come testimoniano le tutt'altro che rare lacrime di commozione degli spettatori, talvolta increduli di tanta “somiglianza”. “Ma è il figlio di De Andrè” si è più volte sentito dire con ammirazione Luca Cionco, che ha anche partecipato all’edizione 2022 del TALE E QUALE SHOW di Carlo Conti, vincendo la sua puntata e classificandosi al secondo posto assoluto.
Ogni concerto propone circa venticinque brani in scaletta, sempre accolti entusiasticamente da un pubblico stupito e commosso dall'intensità e dal calore con cui i musicisti cercano di restituire il grande patrimonio artistico che il cantautore genovese ha lasciato. Tra le importanti collaborazioni della formazione troviamo, oltre a Neri Marcorè, anche Ellade Bandini, storico collaboratore di Fabrizio De André, e Pietro De Silva, interprete tra gli altri del film premio Oscar “La vita è bella”.
De André è stato uno dei più importanti, influenti e innovativi cantautori italiani, è conosciuto anche con l'appellativo di Faber che gli dette l'amico Paolo Villaggio, ma anche come "il cantautore degli emarginati" o il "poeta degli sconfitti".
La stagione teatrale di Ferento è organizzata dal Consorzio Teatro Tuscia, con il supporto del Comune di Viterbo, della Fondazione Carivit e dell'Ance Viterbo.