Il colpo di stato in Myanmar
Chi comanda ora, dov'è finita Aung San Suu Kyi e chi sta protestando contro i militari che hanno preso il potere.
Lunedì primo febbraio in Myanmar l’esercito ha preso il potere con un colpo di stato: ha arrestato tutti i principali leader del partito di maggioranza, tra cui Aung San Suu Kyi, che era di fatto capo del governo, ha dichiarato un anno di stato d’emergenza, ha interrotto le linee telefoniche nella capitale Naypyitaw e nella città di Yangon, e ha sospeso le trasmissioni della televisione di stato. A guidare il golpe è stato il capo delle forze armate birmane, il generale Min Aung Hlaing, che in seguito ha assunto il ruolo di capo del governo, mentre l’ex generale Myint Swe, che dal 2016 era uno dei due vicepresidenti, è stato nominato presidente ad interim.