Abrogare i decreti sicurezza e sicurezza bis e annullare gli accordi con la Libia. È questo uno degli obiettivi della campagna #IoAccolgo, promossa anche in Umbria, come a livello nazionale, da un ampio numero di associazioni laiche e cattoliche che hanno promosso per domenica 8 dicembre, giorno dell’Immacolata, in tutta l’Umbria, una campagna di sensibilizzazione e raccolta firme. Le volontarie e i volontari del comitato sono stati davanti alle cattedrali delle principali città della regione (Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Città di Castello, Gubbio, Assisi e Todi) all’uscita dalle messe mattutine per chiedere una firma a sostegno delle proposte della campagna:
1. Reintrodurre il permesso di soggiorno per motivi umanitari e la residenza anagrafica per i richiedenti asilo
2. Riaprire l’accesso dei richiedenti asilo al sistema di accoglienza diffusa gestito dai Comuni
3. Mai più morti in mare e persone lasciate per settimane sulle navi
4. Stop ai respingimenti in Libia e annullamento degli accordi tra Italia e Libia
E' "ORA DI SCHIERARSI" PER IL SALVATAGGIO DELL'UMANA CIVILTA' #ACTIONAIDPERUGIA C'E'💪🏻
Le foto dell'evento a Perugia:
Di fronte a quella che il Papa ha definito la più grande tragedia dopo quella della seconda guerra mondiale che vede uomini, donne e bambini fuggire da guerre, dittature, povertà e disastri ambientali (spesso alimentati proprio dalle politiche dei governi occidentali), in Italia e in Europa molti, troppi, stanno voltando lo sguardo da un’altra parte.
Come il sacerdote e il levita della parabola del buon Samaritano. Ormai la principale preoccupazione è di fermare i flussi migratori anche se questo significa condannare centinaia di migliaia di persone alle sistematiche violenze dei lager libici o a viaggi sempre più pericolosi in cui aumenta il rischio di morire.
Negli ultimi tempi siamo arrivati a negare non solo l’accoglienza, ma persino il soccorso in mare. Provvedimenti disumani, come quelli che chiediamo di abrogare, sono stati adottati sulla base di una grande menzogna: che quello dei migranti sia il principale problema della società italiana.
In questo modo vengono nascoste le vere cause politiche ed economiche delle difficoltà che si trovano ad affrontare milioni di italiani».
Aderiscono al Comitato #Ioaccolgo Umbria: Acli, Asgi, Amnesty International, Arci, Centro per i diritti umani “Nelson Mandela”, Cgil, CiaoRino!-Action Aid, Cidis Onlus, Circo Corsaro, Civiltà Laica, Comunità di Sant’Egidio, Cooperativa Ponte Solidale, Coordinamento per la pace, i diritti umani e l’ambiente, Cris, Csen, Emergency, Fidem, Fondazione Capitini, Legambiente, Libera, Nocera e Africa Insieme, Omphalos, Rete degli Studenti Medi, Sinistra Universitaria-Udu.
Sono stato querelato da Giorgia Meloni per una vecchia puntata di Contiene Parolacce del 2021. A quanto pare, pronunciare parole di una gravità inaudita quali “puzzona”, “peracottara” o “caccolosa” ti fa finire in tribunale. Possiamo dedurne quindi che Giorgia Meloni è una persona fragile e delicata, e non l’urlatrice rabbiosa e aggressiva che pensavamo, quella è solo una facciata: la vera Giorgia Meloni è stata ferita nei suoi sentimenti da paroline che non offendono più nessuno manco in terza elementare, e ci è rimasta così male che mi ha trascinato in tribunale e mi ha chiesto un risarcimento di 20mila euro. Chiedo scusa a tutti gli italiani, perché se mai la Meloni avesse fatto qualcosa di brutto durante il suo governo, è colpa mia che l’ho traumatizzata. È uno scandalo che riguarda tutti, perché se “puzzona” diventa querelabile, non le si può più dire nulla, perché qualsiasi critica è più grave di “puzzona”. Un capo di governo che se la prende con un artista indipendente, per una scemenza del genere poi, fa una mossa vigliacca, perché è molto comodo schiacciare un pesce piccolo con la pressione di un processo, che costa parecchi soldi e mette parecchia ansia, sperando di crearsi facilmente un precedente per attaccare il DIRITTO DI SATIRA GARANTITO DALLA COSTITUZIONE. E guardate che il diritto di satira non è solo mio, è soprattutto il VOSTRO DIRITTO, Perché la censura non serve a togliere agli artisti la libertà di esprimersi, serve a togliere ai cittadini la libertà di ascoltare gli artisti! Mi difendo in tribunale e intanto continuo a fare il mio lavoro, perché “non sono ricattabile e non mi faccio intimidire” (cit), ci vediamo a teatro, finché non vorranno toglierci anche quello.
ABBIAMO META' DELLE PALE SULLA TERRA, FERME O SCOLLEGATE ALLA RETE E PARLAMENTARI LADRI PER PSERPERARE DENARO PUBBLICO O FORSE SERVIRE I CORRUTTORI DEI LORO PARTITI DECIDONO DI PIAZZARNE ALTRE INUTILI MIGLIAIAI NEI MARI: VANNO FERMATI PRIMA CHE LO SCEMPIO SIA ULTIMATO
ULTIMO LADRO NEI PARLAMENTI DI TUTTO IL MONDO
LA RUBRICA DE LO STRILLONE DEL CIAORINO!CLUB
L'Intervento del Presidente del CiaoRino alla trasmissione di Radio24 la Zanzara