LA GRANDE STORIA : La Repubblica di Weimar
Dopo lo scoppio della Prima Guerra mondiale nel 1914 la Reichsbank mantenne molto stabile il Goldmark. Tuttavia, i costi della guerra provocarono una spinta inflattiva e il valore del marco cominciò a scendere rapidamente. La sconfitta tedesca del 1918, il peso economico del pagamento delle riparazioni di guerra agli Alleati, e il malcontento sociale portarono alla superinflazione del 1922-23. Il Marco oro, che precedentemente era garantito dalle riserve auree, si trasformò nel marco carta (Papiermark), che non aveva alcuna copertura.
La Legge di Autonomia del 26 agosto 1922, approvata sotto la pressione degli Alleati, vietò il controllo della Banca da parte del Cancelliere; di conseguenza la Banca dipendeva solo dal proprio direttore. A partire dal 1924 la Reichsbank fu separata dall'organizzazione del governo del Reich. La nomina del presidente della Banca era effettuata da un Consiglio Generale di 14 membri, di cui sette stranieri: un britannico, un francese, un italiano, uno statunitense, un belga, un olandese e uno svizzero. Questi membri stranieri non erano rappresentanti dei rispettivi governi, bensì esperti riconosciuti.
Le riforme economiche che seguirono negli anni successivi, come il piano Dawes del 1924 e l'entrata in circolazione di una nuova unità monetaria, il Rentenmark, portarono alla stabilizzazione del sistema monetario tedesco e della stessa economia della Repubblica di Weimar. Una delle riforme derivanti dal piano Dawes fu la ristrutturazione della Reichsbank in istituzione indipendente dal governo del Reich, ma di diritto pubblico. Il 30 agosto 1924, la Reichsbank cominciò a stampare il Reichsmark, che sarebbe rimasto la valuta tedesca fino al 1948. Si cercò di ottenere la parità aurea.
Con la crisi del '29 la Reichsbank dovette intervenire massicciamente a sostegno dell'economia tedesca.