Si fumava non ci davano la sola
uno sguardo o soltanto una parola
ci bastava per capire dove il lupo va a guaire
e la notte quei ricordi della sera
fra i fumi degli spini e la barbera
ci facevano pensare dove il lupo va a sbranare
A Khatmandu non c'eri più
ma ho visto i tuoi occhi
sull'asfalto blu
A Khatmandu quando ero giu fra i fori e la stazione
c'era via Cavour
A Khatmandu non sei più li
quando la tua voce
non arriva più al mi
Ritornavo masticando le altalene
risorgendo dalla croce a kerosene
ma capimmo in un momento quando il lupo tema il vento
A Khatmandu c'è anche il gurù
ci porta in paranoia
predicando a testa in giu
A Khatmandu non dormi più
ti sforzi di scavare
dentro i tuoi tabù
A KATHMANDU, UN VIAGGIO AI CONFINI DEL MONDO RESTANDO IMMOBILI
A KatHmandu è un brano forse poco conosciuto, ma che ci permette di entrare profondamente nell’universo musicale di Rino Gaetano.
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a Perugia #CiaoRinoClub dal 2005 |
Si fumava non ci davano la sola / uno sguardo o soltanto una parola / ci bastava per capire dove il lupo va a guaire
e la notte quei ricordi della sera / fra i fumi degli spini e la barbera / ci facevano pensare dove il lupo va a sbranare
A Khatmandu / non c’eri più / ma ho visto i tuoi occhi sull’asfalto blu
A Khatmandu / quando ero giù / fra i fori e la stazione c’era via Cavour
A Khatmandu non sei più lì / quando la tua voce / non arriva più al mi
Un atmosfera allucinata, dunque, che pare trasportare l’ascoltatore in un mondo notturno tramite una serie di voli pindarici, di associazioni mentali totalmente all’insegna della libertà. Anche lo stesso nome Khatmandu, ripetuto in forma di anafora nel corso del ritornello, sembra voler instillare, insistentemente, in chi ascolta, la fascinazione di paesaggi remoti, distanti migliaia di chilometri.
Ritornavo masticando le altalene / risorgendo dalla croce al kerosene / ma capimmo in un momento quando il lupo teme il vento
A Khatmandu / c’è anche gurù / ci porta in paranoia predicando a testa in giù
A Khatmandu / non dormi più / ti sforzi di scavare dentro i tuoi tabù
La rapidità della canzone sembra accomunarsi anche alla velocità del pensiero che poi, inevitabilmente, dopo un così vorticoso accostarsi d’immagini, sfuma, si perde nei meandri della mente e si scioglie nella pura musica dei due assoli(uno tra le strofe, l’altro nel finale), accompagnando lo spiritoin luoghi ancora più eterei e distanti di Khatmandu.